Uomo politico coreano. Nato da famiglia di contadini poveri, emigrò prima
del secondo conflitto mondiale in Unione Sovietica, dove poté studiare.
Tornato clandestinamente in Corea durante l'occupazione giapponese, divenne capo
delle formazioni partigiane. Presidente del Comitato popolare nord-coreano
(1947), con la costituzione della Repubblica Democratica Popolare di Corea
(1948), divenne primo ministro e segretario generale del Partito dei lavoratori.
Il 25 giugno 1950 aggredì la Corea del Sud, ma dopo l'intervento degli
Stati Uniti riuscì a conservare il potere solo grazie all'intervento al
suo fianco della Cina. Conclusa la guerra si dedicò al partito ed
edificò al Nord un rigidissima dittatura di stampo comunista. Nel 1972
assunse la presidenza della Repubblica. Dopo un periodo di equidistanza tra URSS
e Cina assunse posizioni filo-cinesi. Il difficile gioco dei delicati equilibri
diplomatici gli consentì di mantenere, non solo l'alleanza dei due
potentissimi protettori-rivali (Pechino e Mosca), ma anche il proprio potere e
di avviare con la Corea del Sud negoziati e trattative per una normalizzazione
dei rapporti attraverso piccoli passi; tale politica si concretizzò, tra
la fine dell'84 e l'inizio dell'85, in accordi di collaborazione sul piano
dell'economia, dell'assistenza alle famiglie divise dalla guerra e di una
simbolica riunificazione delle memorie grazie all'accordo di celebrare insieme
il quarantesimo anniversario della liberazione della Corea dalla dominazione
nipponica (agosto 1945). L'apertura diplomatica su diversi fronti lo indusse a
pilotare diversi rimpasti governativi, attraverso la sostituzione di immutabili
ministri-istituzioni in carica da decenni con personale più giovane e
dinamico. Confermando le accuse di nepotismo, nel 1984 annunciò il suo
prossimo abbandono della vita politica e la sua "abdicazione" in favore del
figlio Kim Il Jong, da tempo suo stretto collaboratore. Poco prima, forse come
segnale dell'avvio di una politica nazionale meno chiusa, aveva intrapreso un
lungo viaggio che lo aveva portato in visita ufficiale a Mosca, per la prima
volta dal 1964, nella Germania Orientale, in Polonia, in Cecoslovacchia, in
Ungheria, in Jugoslavia e in Bulgaria (presso Pyongyang 1912 - Seoul
1994).